Marchi e brevetti

Ottenere il brevetto è di fondamentale importanza per chi ha investito
nell’innovazione e nella ricerca in quanto solo in questo modo ci si potrà
assicurare l’esclusiva ed impedire altri di copiare il proprio brevetto. Detto
questo, passiamo all’aspetto pratico, cosa si può brevettare? Si può brevettare
qualsiasi prodotto innovativo, ad esempio: macchinari, oggetti di uso
quotidiano, dispositivi elettronici. Ma anche procedimenti per l’ottenimento di
un determinato prodotto, come ad esempio: procedimenti chimici, composti,
sostanze, o alimenti.

Secondo quanto disposto dall’art.45 CPI (codice della proprietà industriale)
stabilisce che possono essere brevettate invenzioni che appartengono a
qualsiasi settore della parte tecnica. Per fare chiarezza potremmo fare questo
esempio pratico: Non possono essere brevettati i metodi per il trattamento
chirurgico e terapeutico, mentre possono essere brevettati i dispositivi medici.
Un altro esempio pratico: non possono essere brevettate le razze animali ma
possono esserlo i procedimenti microbiologici.

Esistono due tipi di brevetto: il brevetto per invenzione ed il brevetto per il
modello di utilità. Il brevetto per invenzione rappresenta una soluzione
innovativa ad un problema tecnico ed è la forma di protezione più forte che
viene concessa. Ovviamente ci deve essere un alto grado di innovazione e che
soprattutto vada a rappresentare una soluzione nuova ed originale ad un
problema tecnico mai risolto prima. Qualche esempio? La Moka, le cinture di
sicurezza brevettare da Volvo, oppure il microchip. Il brevetto per invenzione ha
una durata di 20 anni, il suo decorso inizia dalla data di deposito della domanda
e come tutti i tipi di brevetto non può essere rinnovato alla scadenza. Mentre il
brevetto per modello di unità rappresenta una modifica migliorativa di oggetti
esistenti. É una tipologia di brevetto che esiste in Italia ed in pochi altri Stati.
Questo tipo di brevetto è più semplice da ottenere ma più difficile da
proteggere e la sua durata è di 10 anni. Questo tipo di brevetto è strettamente
collegato agli oggetti e non a procedimenti, ad esempio un coltello con
l’impugnatura per mancini è un modello di unità (tecnico e specifico).

La documentazione tecnica da depositare deve soddisfare i requisiti previsti
dalla legge e deve essere redatta secondo quelle che sono le idee guida degli
uffici nazionali. Alcuni degli errori più comuni sono:
Descrizione errata: Una descrizione errata può compromettere la tua
domanda di brevetto in quanto con poche variazioni consente una copia
dell’invenzione.
Pagamento di tasse errate: il pagamento delle tasse effettuato in modo
errato porta alla perdita del brevetto una volta depositato.
Procedura errata: Se non si completa l’iter di deposito nella maniera
corretta, si perde di fatto la possibilità di depositare il brevetto.
Per tutti questi motivi il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad una figura poi
riferimento, un professionista che si occupa in prima persona del deposito negli
uffici nazionali. Come avrai potuto comprendere, depositare un brevetto, no né
così semplice, ma vale la pena farlo se si ha una buona idea.
Come richiedere un brevetto internazionale?
La domanda di brevetto internazionale può essere presentata presso la WIPO,
presso l’EPO oppure presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che la
trasmetterà all’ufficio internazionale.
Solo i residenti o coloro che hanno nazionalità in uno dei paesi aderenti alla
convezione PCT (Patent Cooperation Treaty) hanno diritto a depositare una
domanda di brevetto Internazionale PCT.
Per depositare la domanda PCT occorre compilare una serie di moduli
scaricabili da Internet dal sito della WIPO in cui devono essere indicati i dati del
richiedente, che diventerà titolare del brevetto, il titolo del brevetto, il nome
dell’inventore ed una serie di altre informazioni.
Nella domanda internazionale devono essere scelti gli stati in cui si vuole che la
domanda abbia effetto anche se normalmente vengono indicati tutti in quanto il
loro numero non incide sul costo del deposito.

ti stai chiedendo quanto costa brevettare la tua invenzione?
La risposta più corretta, è “dipende!”.
Il costo della pratica infatti varia in base ad un fattore determinante, cioè per
quali stati vuoi che il tuo brevetto sia valido.
La decisione dipende dal tuo mercato di riferimento. Se vuoi commercializzare
o produrre la tua invenzione in Italia potrai richiedere il brevetto nazionale, in
altri casi dovrai richiedere il deposito di brevetto nei paesi di riferimento.
Nazionale, europeo o internazionale. Il brevetto comunitario o europeo
protegge la tua invenzione in tutti gli stati membri della comunità europea e si
ottiene presentando la domanda perfettamente compilata all’EPO (European
Patent Office). Se, invece decidi di richiedere il brevetto internazionale puoi
presentare la domanda alla WIPO (world intellectual Property Office) presso
l’EPO oppure presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che si occuperà di
trasmetterla all’ufficio internazionale.
Il fattore principale che devi tener ben presente è che gli uffici preposti a
ricevere le domande di brevetto non sono tenuti a fare consulenza strategica né
a verificare la correttezza della compilazione in fase di deposito, pertanto ti
sconsigliamo di procedere in modo amatoriale e di rivolgerti ad un
professionista.

Le Rivendicazioni sono la parte più importante del brevetto e devono essere
redatte in linguaggio tecnico, proprio perchè le rivendicazioni sono gli elementi
sui quali si chiede la protezione. Per capire meglio l’importanza delle
rivendicazione basta considerare che di fatto ciò che è descritto ma non
rivendicato non è oggetto di protezione. Per cui va fatta particolare attenzione
a ciò che intendiamo brevettare, tenendo ben presente che le rivendicazioni si
intendono formulate “a cascata” nel senso che la prima è quella più importante,
e racchiude il nucleo centrale dell’invenzione mentre le successive sono una
sorta di specificazione della prima.